Inflazione bassa, la fine di un’era?

Dopo anni di inflazione molto bassa, nell’ultimo anno stiamo sperimentando un decisivo rialzo dei prezzi di quasi tutti i beni e servizi. Il rincaro dei prezzi dei beni e servizi è dovuto a tanti fattori, tra i quali la crescita dei prezzi delle materie prime, dell’energia, gas e petrolio.

In questo articolo vedremo in maniera molto semplice che cos’è l’inflazione e quali conseguenze può portare, spiegando in seguito quali fattori hanno influenzato il rialzo dei tassi di inflazione a livello globale.

Che cos’è l’inflazione?

In economia, l’inflazione indica la crescita progressiva e generalizzata del livello dei prezzi dei beni e servizi. Viene espressa in termini percentuali e viene solitamente rilevata su base mensile e annuale, prendendo in considerazione un “paniere” dei prezzi al consumo[1].

Quindi l’inflazione misura il potere di acquisto delle famiglie e imprese[2]. Un aumento dell’inflazione è derivato da un aumento dei prezzi, mentre una riduzione dell’inflazione deriva da una diminuzione dei prezzi. Più l’inflazione aumenta, minore sarà il potere di acquisto a disposizione delle famiglie e viceversa.

Ma perché un’inflazione molto alta o molto bassa è dannosa per l’economia?

Un livello di inflazione molto alto, come detto sopra, implica un aumento del costo della vita, in quanto i prezzi dei beni e servizi aumentano. Le famiglie acquisteranno sempre meno beni e servizi, aumentando di conseguenza il reddito disponibile (che però varrà sempre di meno in termini di potere di acquisto negli anni a venire).

Il grafico qui sotto può aiutarvi a capire come varia il potere di acquisto con diverse ipotesi di inflazione. Sull’asse delle ordinate abbiamo il valore del capitale (Partenza 100€) e sull’asse delle ascisse abbiamo il tempo espresso in anni:

Elaborazione su Excel. Importo iniziale del capitale 100€.

Come si può vedere dal grafico, un tasso di inflazione pari al 4%, 6% o al 10% erode in maniera molto rapida il potere di acquisto delle famiglie e imprese, creando un clima d’incertezza sulle loro decisioni di consumi e investimenti. Un livello di inflazione pari al 2% è considerato ottimale per un’economia di un Paese ed è un obiettivo target di molte Banche Centrali, tra cui la BCE e la FED[3].

Analogamente, siamo in una situazione di deflazione se il livello di inflazione risulta molto basso o negativo. Tale situazione può risultare dannosa per l’economia per diversi motivi. Una diminuzione dei prezzi segnala che l’economia è in fase di recessione. Se i prezzi hanno la tendenza a diminuire, le famiglie e le imprese ritarderanno i loro consumi. Meno consumi significa meno produzione, il che vuol dire meno profitti per le imprese, diminuzione dei salari e un tasso di disoccupazione più alto nel medio e lungo termine.

SINTESI VANTAGGI-SVANTAGGI INFLAZIONE E DEFLAZIONE
Situazione Chi è avvantaggiato? Chi è svantaggiato?
Inflazione (Incremento del livello dei prezzi) Debitori, Lavoratori con redditi variabili, Stati più indebitati. Lavoratori con redditi fissi, Pensionati, Risparmiatori, Creditori, Famiglie (meno potere di acquisto)
Deflazione (Riduzione del livello dei prezzi) Famiglie (più potere di acquisto), Creditori. Calo domanda, Minore Produzione, Calo del reddito, Riduzione Profitti, Disoccupazione, Debitori.

Dopo tutto questo discorso, vi starete chiedono “Ma perché le Banche Centrali non perseguono una politica monetaria al fine mantenere un livello di inflazione pari allo 0%, almeno così il livello dei prezzi rimane uguale e non abbiamo problemi?”.

In realtà un livello dei prezzi che non si muove implica che alcuni settori dell’economia sono in deflazione e alcuni hanno inflazione. E come abbiamo detto prima la presenza di deflazione è una minaccia per l’economia di un Paese. Pertanto, per avere stabilità, occorre un livello dei prezzi intorno al 2%.

Perché sta aumentando nell’ultimo periodo? Quali sono le cause?

Dopo anni di inflazione bassa in Europa, l’inflazione ha raggiungo il massimo storico dell’8,1%. Il settore energetico ha mostrando un rincaro su base annua nello scorso mese di maggio del 39,2%, rispetto al 37,5% del mese di aprile.

Fonte: Eurostat
Fonte: Rielaborazione dati Eurostat

Il decisivo rialzo dell’inflazione a livello globale è dovuto a diversi fattori, che possiamo riassumere in tre diversi punti:

  • Effetto della rapida riapertura delle attività economiche dopo le revoche delle restrizioni da COVID-19. Le stime di crescita del PIL[4] dei Paesi Europei erano in rialzo, le famiglie hanno ripreso a comprare e le imprese a investire. Tuttavia, la riapertura ha causato un’offerta lenta che non è riuscita a tenere il passo della crescente domanda, portando quindi all’aumento dei prezzi dei beni e servizi.
  • Crisi Supply Chain e la conseguente crescita del prezzo delle materie prime (come grano, mais etc.)
  • Aumento dei prezzi dei beni energetici: I beni energetici (prezzo del petrolio, gas e dell’elettricità) hanno un forte peso sull’inflazione complessiva. L’aumento dei prezzi di questi beni ha spinto al rialzo l’inflazione.

Come hanno reagito le diverse Banche Centrali difronte all’aumento dell’inflazione?

La maggior parte delle Banche Centrale hanno alzato i tassi di interesse, al fine di contenere l’impennata dell’inflazione. Il 1° luglio 2022 la BCE ha alzato i tassi di interesse per la prima volta dopo dieci anni allo 0,25%, mentre un aumento allo 0,5% sarà attuato a settembre. La FED ha alzato i tassi di interessi dello 0,75%, dopo un incremento dello 0,50% attuato a maggio 2022.

Diciamo che un aumento dei tassi di interesse per contenere l’inflazione è la prima cosa che un Banchiere Centrale dovrebbe fare. Questo implica ovviamente un rialzo dei tassi di interesse sui mutui per le famiglie e imprese che hanno bisogno di prestiti. L’obiettivo è cercare di ridurre la spesa e la domanda di beni e servizi (minore è la domanda, minore sarà il prezzo dei beni e servizi -> meno inflazione).

 

NOTE E FONTI


[1]Per paniere dei prezzi al consumo si indica un insieme di prodotto di largo consumo/servizi che dovrebbero rappresentare la spesa di una famiglia media. Ogni anno entrano ed escono beni/servizi, a seconda delle abitudini delle famiglie. Per vedere paniere ITALIA 2022: https://www.istat.it/it/archivio/265954

[2] Il potere di acquisto è la quantità di beni o servizi che un determinato soggetto può acquistare con una determinata quantità di moneta in un determinato momento, dati i prezzi del mercato. (Definizione Dizionario Simone)

[3] La BCE è l’acronimo di Banca Centrale Europea dei paesi che appartengono all’Eurozona, mentre La FED è la Federal Reserve Bank degli Stati Uniti d’America.

[4] Prodotto Interno Lordo.

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