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IL NOSTRO MANIFESTO POLITICO

Era il lontano 5 marzo 2018 quando un giovane pischello di nome Luigi Di Maio, non ancora Ministro e senza alcuna esperienza politica alle spalle, forte del 32% raggiunto dai pentastellati alle elezioni politiche nazionali, in conferenza stampa affermava ciò che nessuno avrebbe mai pensato fosse possibile: calava il sipario sulla Seconda Repubblica e, finalmente iniziava la Terza Repubblica, la Repubblica dei Cittadini.
Da quel momento alla formazione del primo governo giallo-verde passarono esattamente 75 giorni, periodo in cui l’informazione italiana appariva smarrita e non in grado di reagire prontamente e con forza al radicale cambiamento in atto all’interno del panorama politico italiano; è stato in quelle notti buie che sono stati piantati i semi del nuovo Risorgimento del panorama memico italiano.
Aggiornamenti Quotidiani dalla Terza Repubblica nasce per fornire un servizio essenziale alla cittadinanza, un argine invalicabile e incorruttibile dalle destre e da qualsiasi forma di populismo e sovranismo dei tempi moderni. Siamo la resistenza in chiave satirica, il popolo pronto alla rivoluzione del web, i Viet Cong che all’improvviso e senza fornire punti di riferimento escono per ferire profondamente i sovranisti e non lasciar loro tregua fino a quando non abbandoneranno le nostre terre.
Crediamo nei valori impartiti dalla Costituzione, nell’importanza della collettività a discapito dei più biechi individualismi, nell’uguaglianza dei diritti tra le persone, nell’assenza di frontiere, nel welfare sociale, nell’importanza di una società globalizzata, nella laicità dello Stato e nell’amore per la democrazia e il ripudio di qualsivoglia forma di fascismo e dittatura.
Stanno provando in tutti i modi a incardinarci all’interno di schemi farlocchi, facendoci credere che ognuno possa sempre esprimere la propria idea anche su materie complesse, che la competenza sia un difetto, che l’unica virtù sia l’onestà e che sia meglio un popolo ignorante piuttosto che un popolo di professoroni e di letterati quali siamo sempre stati.
E allora Noi reagiamo, come una grande tribù, facendo a cazzotti e buttandoci nella rissa, perdendo qualche dente per poi tornare a leccarci le ferite nel nostro baccanale politico e godere edonisticamente dei piaceri questa massoneria sa offrire.
D’ALTRONDE IN UN’ORGIA, SIA ESSA CULTURALE O CARNALE, PIÙ SI È, PIÙ SI GODE.